Salute

Il Prostratin? Cura l’Aids e… le foreste

Paul Cox ha scoperto un farmaco contro l’Aids, ricavandolo da una pianta della giungla di Samoa. Non solo: ne ha ceduto il brevetto a un organismo non profit.

di Carlotta Jesi

Sul suo badge c?è scritto Paul Cox, direttore del National tropical botanical garden delle Hawaii. Ma solo perché in un congresso scientifico nessuno darebbe retta a Nafanua: il nome di un?eroina indigena protettrice della foresta pluviale con cui tuttialle isole Samoa chiamano il dottor Cox .
Eppure è proprio come Nafanua, coperto da un pareo e non da un camice bianco, che nella giungla, a fine anni 80, Paul Cox ha scoperto il Prostratin, una sostanza ricavata dalla corteccia dell?albero di mamala usata dagli indigeni per curare l?epatite. Se ne sente sempre più spesso parlare nei congressi scientifici sull?Aids, perché forza le cellule infettate dal virus a dividersi, facilitando il compito dei farmaci antiretrovirali.
E, soprattutto, per il modo in cui verrà commercializzata: a produrre il farmaco, sarà l?organizzazione non profit Aids ReSearch Alliance che, a maggio 2001, ha ottenuto la licenza dal governo federale americano impegnandosi a versare il 20 per cento dei profitti ai villaggi e ai guaritori delle Samoa che hanno aiutato Cox a scoprire il Prostratin.
Un accordo, controfirmato il 13 dicembre scorso dal primo ministro delle Samoa, che potrebbe stabilire nuovi standard etici per la produzione e la distribuzione di farmaci anti Hiv. E trasformare in realtà il sogno che Cox porta nel cuore fin dal 1973 quando, giovane mormone con la passione della natura, mise piede sull?isola di Savaii per fare il missionario e aiutare gli abitanti di questo arcipelago che occupa il 95° posto nell?indice di sviluppo umano.
L?occasione gli si presenta nel 1984 quando torna a Samoa con un dottorato in etnobotanica dell?università di Harvard, moglie, quattro figli e una borsa di studio per scoprire nuove piante medicinali. Nella foresta, da un giorno all?altro, invece delle erbe medicinali trova le ruspe di un?azienda di legname cui i capi villaggio dell?arcipelago hanno venduto il loro terreno per costruire delle scuole. «Se le pagassi io le scuole, vendereste lo stesso i vostri alberi?». I capi villaggio si schierano in gruppo davanti alle ruspe, e Cox inizia una raccolta fondi in America per salvare la foresta. L?idea funziona: con l?aiuto di medici e missionari, raccoglie abbastanza denaro per trasformare una parte della giungla nella Falealupo rain forest preserve e proporre un accordo ai capi villaggio con cui si impegna a proteggere la foresta per cinquant?anni. Ma gli abitanti gli pongono una condizione: accettiamo, se tu accetti di farti chiamare Nafanua.
Il patto, che nel ?97 ha fatto vincere a Cox il Goldman environmental prize, quasi un Nobel per l?ambiente, vige ancora. Per proteggere le Samoa, Cox ha creato la Seacology foundation cui destina gran parte dei proventi derivati dalle sue ricerche e le donazioni. Come quelle della Nu Skin, un?azienda di cosmetici con sede nello Utah, che Cox ha convinto a utilizzare erbe di Samoa e a finanziare progetti di utilità sociale. Uno dei più riusciti è la costruzione di ponti e passerelle in legno che collegano gli alberi vicino al villaggio di Falealupo e consentono a turisti e studenti di ammirare la foresta pluviale da duecento piedi di altezza. La gestione dell?intera struttura, e del suo incasso di mille dollari al mese, è affidata agli abitanti dell?arcipelago. Che, grazie all?impegno di Cox-Nafanua, potrebbero presto risalire di qualche gradino nella classifica dell?indice di sviluppo umano. Alla sperimentazione del Prostratin sugli esseri umani manca solo qualche mese?

Per saperne di più
Sulle proprietà del Prostratin, www.aidsresearch.org
Sul dottor Paul Cox – Nafanua, ntbg.org/paulcox.html
Sul National Tropical Botanical Garden,
3530 Papalina Road Kalaheo, HI 96741 USA,
tel. ++808. 332-7324, www.ntbg.org

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